cadmio
càdmio s. m. [lat. scient. Cadmium, e questo dal lat. cadmīa, gr. καδμεία «cadmìa», che si estraeva vicino a Tebe, la città di Cadmo]. – Elemento chimico di simbolo Cd, numero atomico 48, peso atomico 112,41, appartenente al secondo gruppo del sistema periodico, sottogruppo del mercurio e dello zinco. È un metallo bianco argenteo, duttile, malleabile, che all’aria umida si copre lentamente di uno strato di ossido protettivo. Si ottiene come sottoprodotto nella lavorazione dei minerali di zinco, nei quali è contenuto fino al 2%, e viene adoperato, in unione con altri metalli, per la preparazione di leghe per conduttori elettrici, per cadmiature, per la fabbricazione di molle da orologeria, in gioielleria, ecc. Fra i più importanti composti: l’acetato di c., usato nella decorazione della porcellana e nella stampa dei tessuti; il bromuro e lo ioduro di c., in fotografia e in litografia; il cloruro di c., nella fabbricazione di specchi e come ingrediente di bagni galvanici; l’ossido di c., nelle cadmiature. Fosfori al c., nome di diversi composti (tungstato, silicato, borato di c.) dotati di proprietà fluorescenti e fosforescenti senza aggiunta di attivatori.