calza
s. f. [lat. mediev. calcea, der. di calx calcis «tallone»]. – 1. Indumento che ricopre il piede e la gamba, anche oltre il ginocchio, proteggendo dal freddo, dalla polvere e dallo sfregamento delle estremità contro la tomaia della scarpa: calze di filo, di cotone, di lana, di nailon, ecc.; calze da donna, da uomo; c. corte, o calzini (sotto al ginocchio), c. lunghe; mettersi, infilarsi, tirarsi su le c.; fermare le c. con l’elastico, con le giarrettiere; fare la c., lavorarla a mano (ma si dice anche, per estens., di qualunque lavoro a maglia fatto a mano); ferri da c.; la c. della Befana, quella che i bambini e talora anche gli adulti appendono (un tempo, alla cappa del camino) la vigilia dell’Epifania perché la Befana vi metta dentro i doni, in partic. dolciumi (anche, le confezioni a forma di calza decorata in vendita già ripiene); c. elastiche, in maglia ben sostenuta di filati varî, usate per comprimere le gambe affette da vene varicose. 2. estens. a. Insieme delle penne che possono trovarsi sul tarso, metatarso e sulle dita di alcune razze di polli. b. Qualsiasi rivestimento di panno o di maglia di forma più o meno tubolare, che serva per avvolgere qualche oggetto. In partic., striscia di panno che si lega alle gambe dei polli come contrassegno; correggiolo con cui si tiene legata la civetta. 3. Lucignolo tubolare o a sezione rettangolare, per lumi a petrolio o d’altro tipo; anche, la reticella Auer (v. reticella, n. 2 c). 4. Sacchetto di tela grezza usato in cucina per filtrare e chiarificare sostanze alimentari, sughi, succhi di frutta, ecc. 5. In elettrotecnica, guaina di sottili fili di rame o di bronzo fosforoso intrecciati, che costituisce lo schermo in varî tipi di cavi schermati flessibili; anche, c. schermante. ◆ Dim. calzétta (v.), non com. calzétto m., non com. calzina, calza per bambini o bassa per uomo; calzino m. (v.).