calzare2
calzare2 v. tr. e intr. [lat. calceare, der. di calceus «scarpa»]. – 1. a. Mettere indosso, infilare scarpe, guanti e sim.: mi s’era gonfiato il piede e non riuscivo più a c. la scarpa; quindi anche portare ai piedi o, meno com., alle mani: calzava un paio di stivaletti marrone; tutti calzavano guanti bianchi; fig., letter., c. il coturno, scrivere o recitare tragedie; c. il socco, scrivere o interpretare commedie. b. Provvedere di calzatura, anche fig.: l’ho vestito e calzato io per tanti anni, l’ho mantenuto, ho provveduto a mie spese al suo vestiario; riferito a un calzolaio, c. qualcuno, averlo come cliente. 2. intr. (aus. avere). Aderire a una parte del corpo, stare attillato: scarpe, guanti, maglie che calzano perfettamente; fig., cadere a proposito, convenire, essere appropriato: un discorso che calza in pieno, alla perfezione; il soprannome gli calzava a pennello. 3. Fermare un mobile con sostegni, con zeppe, puntellare (cfr. il più com. rincalzare). ◆ Part. pres. calzante, anche come agg. e s. m. (v. la voce). ◆ Part. pass. calzato, anche come agg. e, in araldica, anche come s. m. (v. la voce).