cammino2
cammino2 (ant. camino) s. m. [lat. *camminus, di origine celtica]. – 1. a. Atto del camminare: essere stanco per il lungo c.; impedire a uno il c.; mettersi in c., incamminarsi; essere in c.; proseguire, riprendere il c.; in costruzione assol., cammin facendo, durante il cammino. b. Strada, via, in quanto è percorsa: per un c. aspro e difficile; prendere, tenere, seguire il c. più corto, più lungo; rifare il c. già percorso; mostrare, indicare il c.; c. battuto, frequentato; essere a metà c., a metà strada. Nell’arte militare, c. di ronda, stretta terrazza sulla sommità delle antiche fortificazioni protetta da un parapetto munito di merlature. c. Per estens., di veicoli, imbarcazioni, corpi celesti, ecc. che avanzano sul terreno, nell’acqua, nello spazio: il c. del treno, della nave; il c. del Sole, della Luna; il c. tortuoso del fiume; Sponda che Arno saluta in suo c. (Foscolo). 2. fig. a. Il corso della vita terrena: Nel mezzo del cammin di nostra vita (Dante). b. Modo di comportarsi, condotta morale: il c. della virtù, del vizio (più com. strada, via); allontanarsi dal retto, dal giusto cammino. 3. a. In ottica, c. ottico, relativo a un intervallo di tempo e a un certo mezzo materiale, è lo spazio che la luce percorrerebbe nel vuoto in tale intervallo di tempo. b. In fisica, c. libero medio molecolare è, nello schema della teoria cinetica dei gas, il tratto percorso in media da una molecola tra due urti successivi, cioè il rapporto tra la sua velocità media e il numero di urti che essa subisce da parte di altre molecole in un secondo. 4. In matematica, si dice c. un insieme di punti di un complesso topologico che si possa porre in corrispondenza univoca e continua con un segmento euclideo; c. chiuso, un cammino in cui coincidono i punti corrispondenti agli estremi del segmento con il quale è in corrispondenza.