canale s. m. [lat. canalis, der. di canna "canna"]. - 1. (idraul.) [corso d'acqua artificiale, scavato per servire all'irrigazione, al prosciugamento di terre, alla navigazione, ecc.: c. navigabile; c. di bonifica] ≈ fosso, (region.) naviglio, roggia, vena. 2. (geogr.) [braccio di mare compreso tra due coste continentali o insulari: c. di Sicilia] ≈ stretto. ↓ passaggio. 3. (alp.) [incavatura nella montagna tra pareti rocciose molto divergenti] ≈ camino, fenditura, solcatura, solco. ↓ apertura, incavo, passaggio, spaccatura, traccia, varco. 4. (estens.) [qualsiasi apparato di scorrimento di liquidi] ≈ collettore, condotto, conduttura, tubatura, tubo, [per l'acqua piovana] doccia, [per le acque di rifiuto] fogna. 5. (telecom.) a. [gamma di frequenze impiegata per un collegamento telefonico, radiofonico, televisivo] ≈ banda (di frequenza). b. (estens.) [rete radiotelevisiva] ≈ emittente. 6. (fig.) a. [procedura attraverso cui qualcosa si effettua o si trasmette, mezzo di comunicazione, di diffusione] ≈ medium, mezzo, tramite, via. b. (eufem.) [spec. al plur., amicizie di cui servirsi per conseguire uno scopo: usare i c. giusti] ≈ aderenza, aggancio, conoscenza, contatto, (fam.) entratura, (fam.) maniglia.