canalizzare
canaliżżare v. tr. [dal fr. canaliser]. – 1. Aprire dei canali, trasformare in canale: c. un corso d’acqua, eseguire tutte le opere necessarie per renderlo atto alla navigazione o all’irrigazione; c. una regione, una zona agricola, dotarla di canali per l’irrigazione. 2. Nel linguaggio medico, come sinon. di ricanalizzare, ripristinare la pervietà di un organo cavo. Nell’intr. pron., diventare pervio: il trombo si canalizza. 3. Talvolta è usato come sinon. di incanalare (e, nel rifl., di incanalarsi), soprattutto in alcune accezioni tecniche (cfr. canalizzazione); in senso fig., indirizzare verso un fine determinato o sim.: c. le proprie energie; c. le iniziative politiche e sindacali nella direzione più opportuna per il raggiungimento degli obiettivi comuni; anche in psichiatria, avviare verso uno sbocco adeguato: c. un sentimento diffuso d’ansia. ◆ Part. pass. canaliżżato, anche come agg., nelle varie accezioni del verbo: alvo, trombo canalizzato, nel linguaggio medico, reso o divenuto pervio; traffico canalizzato, movimento di veicoli incanalato in varie direzioni mediante apposite corsie, spec. in prossimità degli incroci; incrocio canalizzato, incrocio stradale attrezzato con corsie atte a selezionare i veicoli in marcia verso le varie direzioni.