cancan
‹kãkã′›, all’ital. ‹kankàn› s. m., fr. – 1. Chiasso, putiferio; scandalo chiassoso. In questi sign. la parola è nata nel sec. 16° nel gergo scolastico, dal lat. quamquam «quantunque». 2. Ballo caratterizzato dal ritmo allegro e vivace, molto in voga sui palcoscenici dei varietà nella seconda metà del sec. 19°. In questo senso, la voce deriva prob. dal nome onomatopeico, infantile, dell’anatra (cancan).