cancelleresco
cancellerésco agg. [der. di cancelliere e cancelleria] (pl. m. -chi), letter. – Proprio della cancelleria e dei cancellieri: formule c.; pedanteria c.; stile c., burocratico, prolisso. Scrittura c., scrittura usata nei documenti emanati dalle cancellerie sovrane, vescovili e signorili del medioevo, caratterizzata da particolari tendenze ornamentali, da forme artificiose e complicate, intese a dare ai documenti carattere di dignità e solennità, e a garantirne la genuinità. Scrittura minuscola (o gotica) c. italiana, varietà della corsiva diffusa in Europa fra il 13° e il 14° sec., che in Italia assunse caratteristiche di particolare eleganza grafica e fu adoperata largamente, soprattutto in Toscana, per la trascrizione di testi letterarî volgari. Si chiama cancelleresca (o c. italica, o umanistica corsiva) anche la scrittura documentaria corsiva nitida e chiara nata in Italia nel 15° sec. e diffusasi in Europa fra il 15° e il 16° sec., passata nella stampa a opera di A. Manuzio nel 1499.