cancelleria
cancellerìa s. f. [lat. mediev. cancellaria; v. cancelliere]. – 1. Nel medioevo, l’ufficio nel quale venivano redatti i documenti sovrani. 2. Nell’età moderna, l’ufficio del cancelliere e la sua residenza. In partic.: a. La residenza del cancelliere in Germania dopo il 1918. b. L’amministrazione centrale della politica estera di un Paese; in senso più tecnico, il complesso degli uffici di una rappresentanza diplomatica. C. consolare, sezione di una rappresentanza diplomatica (ambasciata o legazione) che, in mancanza nella stessa sede di un ufficio consolare (consolato generale o consolato), svolge le funzioni di tale ufficio. c. C. giudiziaria, ufficio costituito presso ogni corte, tribunale, pretura e conciliazione, cui è preposto un cancelliere. d. C. pontificia o apostolica, ufficio della curia romana, soppresso nel 1973, cui era attribuito il compito di redigere e spedire le bolle pontificie. 3. Il complesso di quanto è necessario per scrivere, come carta, penne, matite, ecc.: oggetti di c.; spese per la cancelleria.