cancro2
cancro2 s. m. [dal lat. cancer -cri (v. la voce prec.), che ebbe anche questo sign., come il gr. καρκίνος]. – 1. Tumore maligno; in partic., nel linguaggio medico, il tumore maligno che prende origine dalle cellule epiteliali in una zona qualunque dell’organismo, ripetendone gli aspetti in maniera più o meno profondamente atipica. Per le due forme cancerose denominate c. dei fumatori e c. degli spazzacamini, v. rispettivam. fumatore e spazzacamino. 2. In fitopatologia, processo necrotico a carico dei tessuti della pianta, soprattutto corticali, causato in genere da parassiti (batterî, funghi), ma talvolta anche dal freddo. I cancri intesi come tumori maligni, che presentano cioè i requisiti delle cellule atipiche, prendono il nome di rogna o tubercolosi. 3. fig. Vizio morale, oppure tormento, idea fissa, ossessiva: il c. dell’avarizia, dell’invidia, della gelosia; il c. dell’insoddisfazione gli rodeva l’animo. 4. Cancro del parabrezza, denominazione corrente di quel fenomeno di disintegrazione dei parabrezza di autoveicoli che si verifica quando il vetro temprato di cui sono costituiti è sottoposto a urti o sollecitazioni di una certa entità.