candelora
candelòra s. f. [lat. tardo (festum) *candelorum per candelarum (v. candelaia); il mutamento di genere è prob. dovuto a incrocio con (festum) cereorum, cioè «festa dei ceri», come anche fu chiamata in alcune regioni]. – Nome dato in passato, in molte lingue (ingl. Candlemas, ted. Lichtmess), alla festa della Purificazione di Maria Vergine e in seguito, con la riforma liturgica postconciliare, attribuito alla festa della Presentazione di Gesù al tempio (2 febbraio) e, oggi come in passato, all’annessa benedizione delle candele con relativa processione. Alla ricorrenza fa riferimento il noto proverbio: Per la santa Candelora O che nevichi o che plora, Dell’inverno siamo fuora; S’egli è sole o solicello, Siamo ancora a mezzo il verno (proverbio che ha parecchie varianti regionali, tra le quali quella romanesca: Quando vien la Candelora, De l’inverno semo fora; ma se piove o tira vento, De l’inverno semo drento).