cantico
càntico s. m. [dal lat. cantĭcum, der. di cantare «cantare2»] (pl. -ci). – 1. a. Componimento lirico solenne di carattere religioso, per lo più in lode di Dio: il C. delle creature, o di frate Sole, composto da s. Francesco. In partic. sono così chiamate le parti liriche della Bibbia; per es. il Magnificat (in Luca 1, 46-55), il cantico di Zaccaria (in Luca 1, 68-79), il cantico di Debora (in Giudici 5), il cantico dell’amore (cioè l’inno alla carità cristiana, nella 1a lettera di s. Paolo ai Corinti, 13). Cantico dei Cantici, libro dell’Antico Testamento, attribuito a Salomone ma prob. redatto in epoca posteriore all’esilio babilonese, che svolge una serie di soliloquî dello sposo e della sposa, e di dialoghi tra loro, in forma spesso drammatica. b. estens. Inno, canto di celebrazione o di esaltazione civile e sim.: E scioglie all’urna un cantico Che forse non morrà (Manzoni); e cantici Di gloria, di gloria, di gloria Correran per l’infinito azzurro (Carducci). 2. Monologo del dramma romano recitato o cantato con l’accompagnamento del flauto; in senso più ampio, anche il recitativo in settenarî accompagnato dal flauto.