cantina
s. f. [affine a canto2, cantone1]. – 1. a. Locale, completamente o parzialmente interrato, adibito alla conservazione del vino. b. Per estens., ambiente che fa parte dello scantinato di un edificio; fig., luogo umido e poco illuminato; in gergo teatrale, andare in c., scendere di tono nella recitazione, diminuendo d’intensità e di vibrazione. 2. Nell’industria vinicola, il complesso dei locali adibiti alla vinificazione, alla lavorazione, conservazione e confezione dei vini. C. sociale, società cooperativa formata da produttori agricoli per la lavorazione e la vendita in comune delle uve di loro produzione. 3. a. Locale arredato rusticamente dove, in luoghi di produzione vinicola, si consuma e si vende vino al minuto. b. Locale delle caserme adibito fino alla prima guerra mondiale alla vendita ai militari di bevande e generi alimentari, sostituito ora dallo spaccio. 4. Nell’industria dei perfosfati, locale o recipiente nel quale si scarica una miscela di fosforite e acido solforico, lasciandola maturare per alcune ore in modo che progredisca la reazione di formazione del fosfato monocalcico e solfato di calcio. ◆ Dim. cantinétta, non com. cantinòla; spreg. cantinùccia; accr. cantinóna, e cantinóne m. (questo, spec. nel sign. 3 a); pegg. cantinàccia.