canuto
agg. [lat. tardo canūtus, der. di canus «bianco»]. – 1. Bianco, detto dei capelli, e meno spesso della barba, dei baffi, ecc.: due folti sopraccigli, due folti baffi, un folto pizzo, tutti c. (Manzoni); anche riferito alla persona stessa che ha i capelli bianchi: un vecchio c.; fig., l’età c., matura; quindi, in genere (poet.), grave, posato, quale si conviene alla canizie: Penser canuti in giovenile etate (Petrarca); C. senno e cor virile ascondi (T. Tasso). 2. estens., letter. Coperto di neve (detto dei monti): gioghi infra le nubi alti e c. (Chiabrera); bianco di spuma (detto del mare): il mare azzurro rotolava le sue onde c. (Panzini).