capere
capére v. intr. [lat. capĕre, con mutamento di coniugazione; v. capire], ant. – Poter entrare o stare in un luogo, esser contenuto: come veggion le terrene menti Non c. in triangol due ottusi (Dante); L’odio non cape in cor di padre (Alfieri); non cape in quelle Anguste fronti ugual concetto (Leopardi); scherz., non mi cape, non mi entra in testa, non riesco a capire o a persuadermi.