capitalina
s. f. Piccola capitale, centro di riferimento di modeste proporzioni ma di rilevante interesse. ◆ È sublime il palazzo, costruito in quella fine Settecento in cui Faenza divenne, chissà perché, una capitalina del neoclassico europeo. (Foglio, 31 gennaio 2002, Maccheronica, p. I) • Appena arrivi in cima alle scale di Potenza, che il sindaco Vito Santarsiero chiama la «città verticale», ti senti risucchiato in un cupo romanzo gotico: potere, politica, soldi, speculazioni, sesso e assassinii. […] in questa capitalina di 69 mila abitanti, tra monti bellissimi, ma di una bruttezza palazzinara che fa male all’anima, c’è un tasso di omicidi irrisolti che dev’essere proporzionalmente il più cospicuo d’Italia. (Alberto Statera, Repubblica, 14 aprile 2007, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. f. capitale con l’aggiunta del suffisso -ina.
Già attestato nella Repubblica del 3 marzo 1985, p. 16, Cultura (Alberto Arbasino).