capitello
capitèllo s. m. [lat. capitĕllum, dim. di capitŭlum, che a sua volta è dim. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Membratura architettonica che costituisce l’elemento terminale di una struttura di sostegno ad andamento verticale e la soluzione formale di passaggio fra tale struttura e quelle sovrastanti, di regola a sviluppo orizzontale; in partic., con riferimento all’architettura greca: c. dorico, quello composto da un abaco quadrato e da un echino a cuscinetto curvo e convesso; c. ionico, con abaco a forma di tronco di piramide rovescia molto sottile, ornato di ovuli o di fogliette cuoriformi; c. corinzio, con càlato ornato di foglie di acanto, volute angolari con viticci intermedî arricciati e abaco dai lati incurvati; c. composito, quello che unisce quattro volute angolari di tipo ionico ai giri di foglie del corinzio, talvolta con elementi figurati d’effetto barocco. 2. Nelle ciminiere in muratura, collare situato a piccola distanza dalla bocca: ha lo scopo di ostacolare la corrente ascendente d’aria che lambisce esternamente la ciminiera affinché non disturbi il libero efflusso dei prodotti della combustione del camino. 3. In legatoria, fettuccia o cordoncino di cotone o di seta, a un colore o policromo, che nella rilegatura di un libro viene fissato in testa e al piede del dorso, leggermente sporgente, allo scopo di dare una certa solidità al libro ma principalmente come ornamento. 4. In anatomia, l’estremità articolare (in genere quella superiore o prossimale) di alcune ossa lunghe: c. della tibia, del perone, del radio.