cappa1
cappa1 s. f. [lat. tardo cappa]. – 1. a. Ampio mantello senza maniche destinato ad avvolgere e coprire tutta la persona, spesso fornito di un cappuccio: Elli avean cappe con cappucci bassi (Dante). In partic., il mantello usato dai cavalieri del medioevo e per un certo periodo anche nell’età moderna; di qui l’espressione romanzi di c. e spada, quelli che narrano imprese, avventure, amori di cavalieri, soprattutto ambientati nella Francia dei sec. 16°-17° (tipico esempio, I tre moschettieri di A. Dumas); camerieri di c. e spada, titolo di dignità e funzione nella corte pontificia. b. Indumento ecclesiastico, liturgico ed extraliturgico, di varie specie: mantello con cappuccio, senza maniche, per lo più chiuso davanti, vestito giornaliero degli ecclesiastici nel medioevo (c. clericale); mantello con cappuccio, invernale, dei canonici per la preghiera corale (c. corale); mantello con grande cappuccio che copre tutto il corpo superiore, con lunga coda, già usato da cardinali, vescovi e altri prelati (c. magna, che indica anche il mantello indossato, in cerimonie particolarm. solenni, da docenti universitarî; fig., scherz., vestirsi, mettersi in c. magna, indossare gli abiti solenni delle grandi occasioni); il piviale liturgico. Prov., per un punto Martin perse la c., a proposito di chi per un piccolo ostacolo o per lieve svantaggio perde un beneficio o non riesce in un’impresa (come sarebbe accaduto a un monaco Martino, il quale, per un errore di punteggiatura fatto in un’iscrizione, ci rimise la nomina a priore). c. Nell’uso moderno, mantello da donna, lungo e ricco (di pelliccia, raso, velluto e, in genere, di tessuti eleganti), che si porta sull’abito da sera; in Toscana, lo stesso che cappotto o paletot. d. C. di piombo, fig., peso opprimente, anche di natura morale (per l’espressione e l’immagine, v. anche piombo). 2. Con senso più generico, copertura: a. C. del camino, allargamento, in forma piramidale o conica, della parte inferiore di una canna di camino, che sovrasta il focolare e serve a raccogliere il fumo e le esalazioni e ad avviarle nella canna. b. Strato di materiale impermeabile (asfalto, cemento, ecc.) che viene posto su una struttura muraria per impedire eventuali infiltrazioni d’acqua. In partic., c. della volta, quella che si dispone sull’estradosso delle volte di ponti e simili manufatti con lo scopo d’impedire che l’acqua, infiltrandosi tra gli elementi della volta, la deteriori, specialmente per effetto del gelo. c. In una cupola a costoloni, ciascuna sezione della volta compresa fra due costoloni. d. fig. La c. del cielo, la volta celeste. 3. In marina: a. Copertura di tela impermeabile con cui si riparano dalle intemperie i boccaporti, le armi, gli strumenti esposti all’aperto, ecc. b. Antico nome di alcune vele (che sembravano coprire il ponte del veliero come una cappa). c. Andatura di minima velocità che una nave prende quando deve affrontare un cattivo tempo (navigare alla c., e anche prendere la c., mettere alla c., tenere la c., tenersi alla c., stare alla c.): per i velieri, consiste nel mettere la prua al vento, e nel ridurre la velatura alle sole vele più basse (vele di cappa). d. Aumento del nolo marittimo, frequente nei noleggi di velieri e calcolato generalmente in misura percentuale (dal 5 al 10%). Anticam., il compenso corrisposto al capitano per la buona cura del carico durante il viaggio, consistente in origine in una cappa, cioè un cappotto: questo compenso, del tutto volontario, è oggi chiamato, invece, regalìa (ingl. gratuity). 4. Nel gioco del nocino, il mucchietto fatto di tre noci sotto e una sopra. ◆ Dim. cappétta, cappina.