cappuccio2
cappùccio2 s. m. [der. di cappa1]. – 1. Copricapo di forma appuntita, spesso attaccato al collo del mantello o dell’abito, usato nel medioevo anche dai laici, e conservato oggi da alcuni ordini e confraternite religiose; è applicato tuttora a cappotti, impermeabili, giacche a vento, per protezione del capo contro il freddo, il vento o la pioggia. 2. a. Copricapo simile al precedente, con cui si usa coprire la testa soprattutto dei cavalli per ripararli dalla pioggia o dal sole. b. Arnese di cuoio variamente colorato col quale si copre la testa dei falchi usati in falconeria perché stiano tranquilli e si ammaestrino più facilmente. 3. Per estens., nome di coperture varie. In partic.: a. Apparecchio funzionante a guisa di campana d’aria che, indossato sulla testa, rende possibile a un uomo di restare per un certo tempo sott’acqua o tra gas venefici. b. Copertura di stagnola per bottiglie e sim. c. Cuffia metallica posta sull’ogiva dei proietti perforanti di artiglieria, avente lo scopo d’impedire, all’urto sul bersaglio, la rottura del proietto e facilitare la perforazione. d. Elemento di chiusura e di protezione, a pressione o a vite, delle penne stilografiche o a sfera e dei pennarelli. ◆ Dim. cappuccétto (in elettronica, cappuccetto di griglia, di anodo, lo stesso che cappellotto di griglia o di anodo); accr. cappuccióne.