captare
v. tr. [dal lat. captare, intens. di capĕre «prendere»]. – 1. Cercare di ottenere, di fare proprio con accortezza: c. la benevolenza di qualcuno. 2. a. Derivare, trarre a sé una cosa, per sfruttarla o devolverla a particolari fini: c. le acque di un fiume (v. anche cattura, n. 3); c. l’energia elettrica. b. Ricevere i segnali emessi da una stazione trasmittente, intercettare una trasmissione, e per estens. ricevere un segnale radio, acustico, ottico, ecc.: c. una segnalazione nemica. Fig., avvertire, percepire: c. il pensiero, le intenzioni di qualcuno.