carbonaia
carbonàia s. f. e agg. [lat. tardo carbonaria, nel sign. 1]. – 1. Mucchio conico di ciocchi spaccati e grossi rami, vuoto al centro («camino»), ricoperto di foglie secche, sterpi e infine terra battuta, che, in un rustico metodo tradizionale per trasformare la legna in carbone, viene alzato in una radura all’interno del bosco, e vi si dà successivamente fuoco introducendo brace ardente attraverso il canale centrale; regolando opportunamente l’afflusso dell’aria attraverso sfiatatoi laterali, il processo di carbonizzazione si completa in una decina di giorni, dopo di che, una volta raffreddata, la carbonaia viene smontata. 2. a. Stanza dove si conserva il carbone per uso domestico; fig., di luogo oscuro e sudicio: sporco come una carbonaia. b. Locale della nave destinato a contenere il carbone per il servizio delle caldaie di bordo. 3. agg. Di nave destinata al trasporto di carbone, è sinon. meno com. di (nave) carboniera.