cardioprotettivo
s. m. e agg. Farmaco che concorre al corretto funzionamento dell’apparato cardiovascolare e alla prevenzione di patologie cardiocircolatorie; a essa relativo. ◆ Il 74% dei pazienti intervistati non fuma; il 26 sì (ma solo il 6% va oltre le 20 sigarette al giorno). Significativo il dato sul consumo di vino, anche in considerazione delle proprietà cardioprotettive che gli vengono attribuite: l’indagine rivela che il 40% non assume vino; il restante 60% sì e di questi la maggioranza predilige il rosso. (Filippo Larganà, Stampa, 18 marzo 1998, Alessandria, p. 5) • I medici di famiglia ribattono: «Sulle statine noi abbiamo le idee chiare: sono eccellenti cardioprotettivi e ogni buon cardiologo le prescrive a chi ha superato i 60 anni come terapia preventiva delle malattie arteriosclerotiche». (Daniela Monti, Corriere della sera, 23 agosto 2001, p. 2) • anche l’etichetta finisce sul banco degli imputati: «è reticente in quanto il consumatore non trova in essa quasi mai indicazioni sulle caratteristiche organolettiche, quali sapore e profumo dell’olio, sulle sue caratteristiche nutrizionali e sulle sue proprietà salutistiche quali capacità antiossidanti e cardioprotettive oppure sulle sue capacità digestive». Elementi validi, questi ultimi, per la difesa rappresentata da Antonio Guerriero, procuratore capo del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi e da Salvatore Prisco, ordinario di Diritto civile. (Bianca De Fazio, Repubblica, 29 settembre 2007, Napoli, p. XIV).
Composto dal confisso cardio- aggiunto all’agg. protettivo.
Già attestato nella Repubblica del 14 giugno 1992, p. 48 (Carlo Brambilla).