caro-rifiuti
(caro rifiuti), s. m. Aumento della tassa di raccolta e smaltimento dei rifiuti. ◆ [tit.] Caro rifiuti, protesta dell’Ascom [testo] Anche in città, come si era già annunciato, i commercianti hanno organizzato un incontro a carattere provinciale, in occasione del Tarsu-day, ovvero la giornata organizzata a livello nazionale dalla Confcommercio dedicata alla protesta contro il «caro rifiuti» al fine di far cambiare e abbassare i coefficienti dell’imposta, (Gazzettino, 30 aprile 2005, Pordenone, p. II) • [tit.] Caro-rifiuti, hotel e locali contro / Il Comune: tariffa +48 per cento. Gli esercenti: un’enormità / Rincari per utenze non domestiche, domani la giunta decide (Repubblica, 13 marzo 2007, Roma, p. I) • Caro-rifiuti a Galliate, dove i commercianti lamentano le aliquote fra le più alte del Novarese. «Per l’immondizia paghiamo più del doppio rispetto ad altri Comuni del territorio commenta M. B. un fiorista galliatese. A Trecate, ad esempio, l’aliquota applicata alla nostra categoria commerciale è di 4,07 euro al metro quadro: noi ne paghiamo 10,01, sei euro in più». (Emanuela Bricco, Stampa, 3 gennaio 2008, Novara, p. 61).
Composto dal confisso caro- aggiunto al s. m. rifiuto.
Già attestato nel Corriere della sera del 28 ottobre 1992, p. 39, Cronaca di Roma, nella variante grafica caro rifiuti.