caro-taxi
s. m. inv. Aumento delle tariffe applicate dai taxi. ◆ «Il caro-taxi a Bologna è colpa del traffico impazzito, soprattutto nel centro storico. Bisogna accendere Sirio». Gian Luca Iorio, presidente di Cotabo -- 520 soci e 42 dipendenti -- sfoga la sua rabbia sulle pagine del mensile specializzato «Quattroruote» che nel numero in edicola dedica tre pagine ai tassisti bolognesi. (Andrea Chiarini, Repubblica, 29 novembre 2002, Bologna, p. V) • E il caro-taxi? «Il servizio è costoso perché le strade sono sempre paralizzate dal traffico. È questo il vero problema da risolvere. Oggi andare da Linate in Fiera costa 35 euro, per 14 chilometri di strada. Assurdo. Con più corsie preferenziali potrebbe costare la metà» [Franco Del Negro intervistato da Simona Ravizza]. (Corriere della sera, 28 gennaio 2004, p. 50, Cronaca di Milano) • Una volta arrivati a destinazione, comunque, non si sfugge al caro-taxi: le tariffe sono infatti aumentate in un anno del 3,1%. (Gazzetta del Mezzogiorno, 23 luglio 2006, p. 5, In primo piano).
Composto dal confisso caro- aggiunto al s. m. inv. taxi, di origine fr.
Già attestato nel Corriere della sera del 2 gennaio 1992, p. 30 (Angelo Riva).