carolatte
(caro-latte, caro latte), s. m. inv. Aumento del costo del latte. ◆ Peccato solo che con la moda siano arrivati anche i soliti speculatori, che per la brodaglia tiepida chiedono, come mi è successo di recente nel frequentatissimo Caffè Einstein di Berlino, 4 Euro e 50, pari a nove dei vecchi marchi o a 9mila lire. Questo esempio eclatante di «carolatte» tuttavia non rispecchia necessariamente l’andamento generale dei prezzi che, stando alle statistiche ufficiali, sono saliti nel 2003 soltanto dell’1,1 per cento, contro una media europea del 2,1. […] Se non fosse per il carolatte… (Walter Rauhe, Messaggero, 2 marzo 2004, p. 5, Primo piano) • Da martedì anche nelle farmacie si potrà acquistare un latte in polvere a prezzo speciale, inferiore ai 10 euro. Dopo quello messo in vendita dai Supermercati Trentini si tratta di un’altra risposta al caro-latte: in Italia 900 grammi di prodotto costavano circa 30 euro contro i 9 di altri Paesi europei. (Adige, 12 febbraio 2005, p. 25, Trento) • «Mister Prezzi» mette un paletto al caro latte («Al consumo oltre 1 euro e 70 euro al litro è speculazione», sancisce il garante, Antonio Lirosi) e dagli allevatori parte un coro di proteste per quanto il latte viene pagato a loro: 37,4 euro al quintale, contro i 38 euro che costituiscono il prezzo medio dell’Unione Europea, Paesi dell’Est compresi. (Vanni Cornero, Stampa, 9 marzo 2008, p. 25, Agricoltura).
Composto dal confisso caro- aggiunto al s. m. latte.
Già attestato nel Corriere della sera del 9 maggio 1994, p. 45, Lombardia, nella variante grafica caro latte.