carpaccio
carpàccio s. m. [dal nome del pittore V. Carpaccio, perché il filetto così preparato è stato ideato in occasione di una mostra a lui dedicata nel 1963 nel Palazzo Ducale di Venezia]. – Filetto al c., o più brevemente carpaccio: pietanza costituita di sottili fettine di filetto o costata di vitello, macerate per breve tempo in olio e limone; si mangia cruda, condita con sale, pepe bianco e scaglie di formaggio grana (o, in una variante, con scaglie di tartufo). Successivamente, il termine è stato esteso, in gastronomia, anche a vivande diverse dalla carne, per cui si può avere anche carpaccio di pesce (salmone, spada, spigola, ecc.).