carrozza
carròzza s. f. [der. di carro]. – 1. Veicolo a quattro ruote tirato da uno o più cavalli, di forme varie (con o senza mantice, o chiuso a berlina), per trasporto di persone: c. padronale; c. di gala; c. chiusa; c. scoperta; c. a quattro, a sei posti; andare in c.; prendere a nolo una c.; spesso assunta come simbolo di ricchezza, di benessere economico: quella è gente che può andare (o marciare) in c., che può far vita signorile; fig., andare in paradiso in c., guadagnarsi il paradiso o, in genere, raggiungere qualche fine senza troppa fatica: potrebbe andare in paradiso in c., e vuol andare a casa del diavolo a piè zoppo (Manzoni). 2. Vettura ferroviaria: c. viaggiatori; c. di prima, di seconda classe; c. ristorante, c. ristoro, c. letto (al plur., carrozze ristorante, carrozze ristoro, carrozze letto); signori in c.!, invito del conduttore ai viaggiatori quando il treno sta per partire. 3. Nell’attrezzatura navale, l’intelaiatura dei tubi metallici che si dispone sui boccaporti destinati al passaggio di persone, per difesa e per sostegno delle relative coperture di tela (cappe). 4. Mozzarella in c., piatto tipico della cucina napoletana, costituito da cuscinetti di pane e mozzarella, infarinati, passati nell’uovo e fritti. ◆ Dim. carrozzina (in partic., quella in cui si portano i bambini, e quelle con cui giocano le bambine), carrozzino m. (v.), carrozzétta, carrozzèlla (v.); accr. carrozzóne m. (v.), carrozzóna; pegg. carrozzàccia. TAV.