carta nazionale dei servizi
loc. s.le f. Documento personale dotato di memoria elettronica, che consente all’intestatario di usufruire dei servizi offerti dalla Pubblica amministrazione per via telematica. ◆ La novità più importante, tra quelle contenute nell’intesa firmata dal sindaco [Walter] Veltroni e dal ministro Lucio Stanca, è l’arrivo nella Capitale della sperimentazione della carta nazionale dei servizi, primo passo verso la carta d’identità elettronica. Con questo strumento, una piccola tessera dotata di microchip, tutti i cittadini potranno utilizzare i servizi offerti dall’amministrazione pubblica con un qualsiasi computer con un enorme risparmio in termini di risorse economiche. (Anna Maria Liguori, Repubblica, 13 settembre 2002, Roma, p. V) • «Diciamo subito -- risponde il ministro per l’Innovazione e le tecnologie Lucio Stanca -- che in Italia, ormai da tempo, abbiamo un “codice unico”, il codice fiscale, che appartiene a ogni singolo cittadino sin dalla nascita ed è utilizzato nella carta nazionale dei servizi e nella carta d’identità elettronica come “chiave” per l’identificazione certa dell’utente». (Paolo Salom, Corriere della sera, 31 marzo 2004, p. 23, Economia) • la Carta nazionale dei servizi ha tutte le caratteristiche e prestazioni della carta d’identità elettronica, dalla quale si differenzia solo perché sprovvista di fotografia e di sofisticati elementi di sicurezza. (An. Mari., Sole 24 Ore, 8 ottobre 2007, p. 9, Politica e società).
Espressione composta dal s. f. carta, dall’agg. nazionale, dalla prep. di e dal s. m. servizio.
Già attestato nel Corriere della sera del 30 ottobre 2001, p. 22, Economia (Gabriele Dossena).
V. anche l’acronimo Cns.