cascame
s. m. [der. di cascare]. – 1. Ciascuno dei frammenti che si separano da un prodotto industriale durante la sua lavorazione, come le filacce e i viluppi di fibre che rimangono in varie fasi della filatura e della tessitura, i ritagli della carta, la segatura e i trucioli del legno, ecc.; per lo più al plur.: cascami di cotone, di lana, di seta, ecc. 2. estens. Prodotto di eccesso: cascami di energia elettrica, energia prodotta in periodi in cui v’è minore richiesta (per es. nelle ore notturne) e che viene ceduta a basso prezzo. 3. fig. Opera letteraria o artistica di scarso valore rispetto alla restante produzione dell’autore.