casella
casèlla s. f. [lat. tardo casĕlla, dim. di casa «casa rustica»]. – 1. ant. a. Piccola casa. b. Celletta, di api, vespe o d’altri insetti. 2. a. Ciascuno degli scompartimenti rettangolari in cui sono divisi scaffali, cassetti e sim. per tenervi separate cose che non si debbono mescolare insieme. C. postale, scompartimento di un casellario che l’amministrazione postale dà in affitto a enti o privati nella sede dei proprî uffici per la corrispondenza in arrivo; è normalmente contraddistinto da un numero che sostituisce il nome del destinatario. C. di posta elettronica, sistema che consente di recapitare messaggi nella memoria di un computer, consultabile da un utente abbonato a un servizio di posta elettronica. C. vocale, zona di memoria virtuale nella quale, nei grandi calcolatori che gestiscono le reti telefoniche, sono conservati i messaggi vocali destinati a un utente di telefonia o di posta elettronica. b. Ognuno di quei piccoli spazî rettangolari o quadrati che, spec. in fogli, quaderni, registri, ecc., risultano dall’incrocio di linee orizzontali e verticali. c. Nella scacchiera, lo stesso che casa nel sign. 6 a. 3. In botanica, ciascuno degli scompartimenti (detti anche logge o loculi) determinati dai setti dell’ovario, e quindi anche di un frutto; se i setti mancano, l’ovario è detto uniloculare. 4. C. salante o evaporante, ciascuna delle varie porzioni in cui è diviso il terreno destinato, in una salina, alla concentrazione dell’acqua del mare e alla separazione del sale. 5. Cassetta di refrattario, di forma generalmente cilindrica, usata per cuocere alcuni materiali, per lo più ceramici, in taluni tipi di forni industriali allo scopo di evitare che i materiali stessi vengano lambiti dalle fiamme. È detta anche gazzetta (dal fr. gazette). ◆ Dim. casellina, e casellino m., casellétta.