castigo
(tosc. gastigo) s. m. [der. di castigare] (pl. -ghi). – Punizione che si infligge a chi ha commesso una colpa, una trasgressione, una disubbidienza, con lo scopo di correggerlo: dare un c.; meritare un c.; c. leggero, aspro, severo, esemplare, efficace, salutare; c. corporali, attuati con punizioni fisiche; è un vero c., è un bel c., parlando di persona molesta e noiosa; un c. di Dio, una calamità pubblica (anche scherz.: quel ragazzo rompe tutto ciò che tocca, è proprio un c. di Dio). Essere in c., fam., essere punito, dover scontare una punizione: a te niente dolce, perché sei in c.; con sign. concreto, mettere in c., stare in c., restare in c., frasi riferite a bambini che, a scuola o in casa, vengono fatti rimanere, per qualche tempo, in un angolo o in luogo appartato, come forma di punizione.