catalisi
catàliṡi s. f. [dal gr. κατάλυσις «scioglimento» (der. di καταλύω «sciogliere»), termine introdotto (1836) dal chimico sved. J. Berzelius]. – In chimica, fenomeno per cui alcune reazioni vengono accelerate (o ritardate) dalla presenza di sostanze (catalizzatori) che prendono parte agli stadî più importanti della reazione e vengono poi rigenerate, ritrovandosi così inalterate alla fine del processo. C. omogenea, quella che si ha nel caso che il catalizzatore sia disperso molecolarmente nella stessa fase (di solito gassosa o liquida) dei reagenti; si ammette che partecipi come reagente e sia trasformato esso stesso nel corso della reazione, per essere infine rigenerato. C. eterogenea (o di contatto), quella che avviene per lo più tra una miscela reagente in fase fluida e un catalizzatore solido; si interpreta ammettendo che le molecole reagenti affluiscano verso la superficie di separazione fluido-solido, vengano adsorbite su particolari posizioni atomiche (centri attivi) della superficie del catalizzatore subendo modificazioni elettroniche e divenendo attive agli effetti della reazione, avvenuta la quale i prodotti risultanti si ridiffondono nella fase fluida.