catapulta
s. f. [dal lat. catapulta, gr. καταπέλτης e καταπάλτης, comp. di κατά «giù, contro» e tema di πάλλω «vibrare»]. – 1. Antica macchina da guerra atta a scagliare pietre o frecce sfruttando la reazione di organi elastici deformati a forza. Nella sua forma tipica era costituita da un palo o leva, portante a un’estremità un grande cucchiaio sul quale si poneva il proietto; agendo su un verricello la leva veniva portata pressoché orizzontale vincendo la reazione di una grossa corda (o matassa) avvolta intorno alla base della leva stessa e, eventualmente, quella di un arco; liberando la leva dalla fune del verricello, essa scattava di colpo in posizione verticale, lanciando il proietto. Nelle catapulte destinate al lancio di frecce, v’era una grande molla a piastra che, scattando dopo essere stata inarcata, colpiva l’estremità delle frecce disposte in adatti sostegni. 2. Apparecchio destinato a imprimere all’aereo, che deve decollare da una nave, l’accelerazione necessaria alla partenza in brevissimo spazio; è talora impiegato anche a terra per il lancio di velivoli speciali.