catasta
s. f. [lat. catasta «palco» su cui si esponevano gli schiavi da vendere, «patibolo», «tribuna», dal gr. κατάστασις «collocazione» der. di καϑίστημι «collocare»]. – 1. Gran mucchio di roba ammassata: una c. di libri; cataste di cadaveri; a cataste, in gran quantità. In partic., massa di legna da ardere, con i singoli pezzi disposti ordinatamente gli uni sopra gli altri; anche unità di misura di volume usata in Toscana per la legna, pari a 4,771 m3; legno o pezzo da catasta, grosso pezzo di legno da bruciare; fig., scherz., pezzo da catasta, briccone. 2. In arte mineraria, sinon. di castella. 3. In informatica, denominazione (per traduz. dell’ingl. stack) del particolare registro di memorizzazione in cui sono provvisoriamente stivati i dati intermedî di un’elaborazione proprio nell’ordine in cui vengono elaborati, in modo che il primo dato ad essere richiamato è quello introdotto per ultimo (così come in una catasta di oggetti il primo che può essere prelevato è l’ultimo che vi è stato posto).