cattare
v. tr. [lat. captare «afferrare, cercar di prendere», intens. di capĕre «prendere»], ant. – Procacciarsi, acquistare: c. benevolenza (M. Villani); c. grazia (Aretino); cogliere, prendere: c. una occasione (Gelli); due fanti che cattavano le gocciole nel cavo (D’Annunzio). Oggi la voce non è più dell’uso, ma è rinata nella forma latina captare (v.), con sign. più particolari.