cattelanata
s. f. (scherz.) Trovata, azione, atteggiamento tipici dell’artista Maurizio Cattelan. ◆ Invitato addirittura dal Comune, smemorato oppure a caccia di diversivi, Maurizio Cattelan promette di installare in una piazza businesschic L. O. V. E., una manona con il solo dito medio alzato: tumulto per tutta l’estate in consiglio comunale, mentre la città va in malora per conto suo, c’è chi ritiene l'installazione del ditone «inadatta all’arredo urbano» o «diseducativa per le scolaresche», che pure quel gesto hanno ammirato mille volte, sacralizzato da una star come Bossi; e in questo senso c’è chi addirittura teme che la cattelanata sia il primo simbolo pubblico della padanizzazione della città un tempo ritenuta europea. (Natalia Aspesi, Repubblica, 25 settembre 2010, pp. 45-47, R2) • [Damien Hirst, ndr] Il ribelle dell’arte britannica, il padre degli Yba, Young British Artists, che alla fine degli anni 80 misero sottosopra e ridiedero vita alla moribonda scena artistica londinese, anziché farsi tentare dal fare una «cattelanata», ha calato una mostra calibratissima, senza strafare, senza scivolare nello spettacolo fine a se stesso. (Francesco Bonami, Stampa, 4 aprile 2012, p. 42, Cultura e Spettacoli).
Derivato dal nome proprio ( Maurizio ) Cattelan con l’aggiunta del suffisso -ata1.