cattoliberista
s. m. e f. e agg. Chi o che contempera concezioni proprie del mondo cattolico con quelle d’impronta liberista. ◆ Dopo aver demonizzato i «cattocomunisti», si potrebbe dire ora che il leader di Forza Italia e i suoi seguaci stanno cercando d’interpretare il ruolo dei «cattoliberisti»: solo che qui le affinità tra le due culture risultano molto più sfumate e distanti. Certo, i cattolici possono essere anche liberali, come sostiene per esempio [Francesco] Cossiga. Ma la cultura della solidarietà e dell’equità sociale mal si concilia con il liberismo più o meno selvaggio a cui s’ispira il partito di [Silvio] Berlusconi: (Repubblica, 26 settembre 1998, p. 12) • La Lega nord si sta attrezzando a rilanciare il progetto delle macroregioni. L’idea di un’Italia divisa in tre è ritornata prepotentemente ieri a Vicenza. Anche se nello scontro tra il modello Galan (veneto) e quello Formigoni (lombardo) quest’ultimo al momento appare vincente. Sono le due destre del nord che si scontrano, quella «cattoliberista» lombarda e l’altra «compassionevole» veneta. (Orsola Casagrande, Manifesto, 3 marzo 2008, p. 6, Politica e Società).
Composto dal confisso catto- aggiunto al s. m. e f. e agg. liberista.