causa /'kauza/ s. f. [dal lat. causa]. - 1. [fatto o avvenimento che ne provoca un altro] ≈ (lett.) cagione, fattore, (lett.) fomento, (lett.) fomite, fonte, germe, matrice, (fam.) molla, motivazione, motivo, motore, occasione, origine, pretesto, principio, radice, ragione, (lett.) scaturigine, scintilla, seme, sorgente, [di delitto] Ⓣ (giur.) movente. ↑ colpa, responsabilità. ↔ ‖ *conseguenza, *effetto, *esito, frutto, prodotto, risultato, seguito. ● Espressioni: cognizione di causa → □. 2. (giur.) [azione legale portata davanti all'autorità giudiziaria: c. pendente; intentare c. contro uno] ≈ contenzioso, (non com.) contesto, controversia, dibattito, lite, processo, querela, vertenza. ● Espressioni (con uso fig.): chiamare in causa [indiare qualcuno come interessato a una questione] ≈ appellarsi (a), coinvolgere. ↑ compromettere, implicare, trascinare. ↔ accantonare, allontanare, escludere, estromettere, mettere da parte; dare causa vinta ≈ arrendersi, cedere, darsi per vinto, demordere, desistere, dichiarare forfait, gettare la spugna, (fam.) mollare, rinunciare, ritirarsi. ↔ battersi, combattere, opporsi, resistere, tenere duro; essere parte in causa ≈ essere della partita, essere in gioco (o in ballo), fare parte del gioco. 3. [insieme di interessi e rivendicazioni di un popolo, di una classe sociale e sim.: combattere per una c.] ≈ bandiera, credo, diritto, fede, ideale, idealità, ideologia, meta, obiettivo, ragione, scopo. 4. (filos.) [principio da cui un essere trae origine e, anche, il fine stesso per cui viene prodotto: c. finale] ● Espressioni: causa prima → □. □ causa prima [principio da cui trae origine ogni cosa] ≈ Dio. □ cognizione di causa ≈ conoscenza, consapevolezza, coscienza, ragione.