caviglia
cavìglia s. f. [dal provenz. cavilla, che ha lo stesso etimo dell’ital. cavicchia]. – 1. Legno o ferro per lo più cilindrico, con punta aguzza e spesso con capocchia, che si configge nel muro o altrove, per appendervi roba o legarvi qualcosa o per usi sim.; legare l’asino a buona c., modo prov. ant., addormentarsi. Con sign. particolari: a. Ciascuno dei cavicchi mobili, di legno o di metallo, cui si legano, per fissarle temporaneamente, le manovre correnti (drizze delle vele, ecc.); le caviglie per le manovre di ogni albero sono portate da speciali rastrelliere dette cavigliere. b. Speciale strumento di legno o di ferro, con cui, sulle navi, si allargano i legnoli dei cavi per farvi unioni, le cosiddette impiombature. c. Cavicchio di legno durissimo (acacia), impiegato a guisa di chiodo in certe strutture degli scafi di legno. d. Ciascuna delle maniglie, disposte radialmente attorno alla ruota di manovra del timone, per farla girare a mano. e. Grossa vite a legno per il fissaggio delle rotaie a suola alle traverse di legno; ha testa larga, sormontata da un dado che consente l’avvitamento mediante chiave o apposita macchina (incavigliatrice). f. Sinon. di cavicchio o bischero, negli strumenti musicali a corda. g. Impugnatura interna del bracciale di legno usato dai giocatori nelle gare di pallone piccolo e di pallone con bracciale toscano. 2. La regione del collo del piede: c. affusolate, sottili, grosse; gonna lunga fino alla caviglia.