cavo2
cavo2 s. m. [dal genov. cavo o dal venez. cao, propr. «capo, estremità (lat. caput) della corda»]. – Fune, corda (e s’intende di solito di grossa sezione), spesso metallica; anche, tubo o guaina tubiforme, e simili. In partic., nel linguaggio marin., termine di uso corrente in luogo di fune o canapo (di fibre vegetali, di cuoio, di fili metallici, di fibre sintetiche): c. piano, se di tre o quattro legnoli; c. torticcio, se di tre o quattro cavi piani; c. pilota, nella navigazione marittima guidata (all’ingresso di porti o canali), cavo percorso da corrente alternata il cui campo elettromagnetico influenza variamente apparecchi ricevitori installati a bordo, secondo la posizione della nave rispetto al cavo. In aeronautica, cavi d’incidenza, cavi metallici che mantengono un dato calettamento delle ali di una cellula biplana rispetto alla fusoliera; cavi di lancio, cavi elastici destinati al lancio degli alianti per il decollo; c. di guida (o c. moderatore o ammortizzatore), lungo e pesante cavo lasciato pendere dalla navicella di un aerostato e adagiato sul suolo, che per il suo peso tende ad ostacolarne un ulteriore innalzamento e quindi a stabilizzarne efficacemente la quota. In elettrotecnica, c. elettrico, conduttore (o insieme di conduttori) filiforme, generalm. di rame o di alluminio, di varia sezione, nudo oppure isolato con sostanze plastiche o in altro modo, eventualmente rivestito a scopo di protezione con piombo, ecc.; si distinguono: c. per energia, utilizzati per trasferire forza motrice, illuminazione, ecc., e c. per telecomunicazioni, per telefoni, telegrafi, comandi a distanza, teletrasmissioni (televisione via cavo, in contrapp. a via etere), ecc.; c. unipolari, bipolari, tripolari, ecc., a seconda del numero dei conduttori che li compongono, o meglio dei circuiti indipendenti che il cavo può realizzare; c. aerei, sotterranei, sottomarini (per comunicazioni telefoniche e telegrafiche a grande distanza), a seconda che realizzino linee elettriche aeree, sotterranee, sottomarine; c. coassiale, v. coassiale; c. ottico (o a fibre ottiche), v. fibra, n. 5 b. Nell’industria tessile, c. di filatura (detto anche, con termine ingl., tow), l’insieme di grande numero di filamenti o bave, provenienti da diverse filiere e riuniti dopo l’estrusione. ◆ Dim. cavétto (v. cavetto2).