cedere
cèdere v. intr. e tr. [dal lat. cedĕre] (pass. rem. io cedéi o cedètti, ant. cèssi, tu cedésti, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Ritirarsi, indietreggiare, cessare di opporre resistenza: c. all’impeto, agli attacchi nemici; le truppe cedettero al primo urto. Molto com. in senso fig., desistere da una lotta, da un contrasto, riconoscersi vinto, dichiararsi persuaso e sim.: quando litighiamo, sono sempre io il primo a c.; c. di fronte all’evidenza dei fatti; c. alle lacrime, alle preghiere, alle ragioni di qualcuno; [l’innominato] cedette, come vinto da quell’impeto di carità (Manzoni); e riferito a cosa, perdere di forza: quella caparbietà di negar la peste andava naturalmente cedendo e perdendosi, di mano in mano che il morbo si diffondeva (Manzoni). Anche, venir meno, fiaccarsi, soccombere: la sua fibra ha ceduto alla violenza del male; o rassegnarsi: c. alla sorte, al destino. Preceduto da negazione, reggere al paragone, stare alla pari, non mostrarsi inferiore: per bontà d’animo non cede a nessuno; con questo senso anche cederla: in astuzia non la cede neanche al diavolo. b. letter. Dare luogo, essere sostituito da: Come la mosca cede a la zanzara (Dante); nelle sere illuni Fredde stellate di settembre, quando Il crepuscolo già cede alla notte (Gozzano). c. Di cose inanimate, non resistere alla pressione, al peso, a uno sforzo, quindi piegarsi, curvarsi, rompersi, affondare e sim.: ebbe l’impressione che il terreno cedesse sotto ai suoi piedi; il pavimento, il ponte, il muro ha ceduto. 2. tr. a. Lasciare ad altri il possesso o il godimento di una cosa: ti cedo il mio posto; ti posso c. la mia stanza; c. i proprî diritti a qualcuno; Nizza e Savoia furono cedute alla Francia. In partic.: c. le armi, consegnarle, quindi arrendersi; c. terreno, indietreggiare; c. il passo, tirarsi in disparte per lasciar passare qualcuno; c. la mano o la destra a uno, lasciargli la diritta, fig. riconoscergli una preminenza. b. Rivendere al prezzo d’acquisto: se vuoi andare a teatro, ti posso c. il mio biglietto. ◆ Part. pres. cedènte, anche come agg. e sost. (v. la voce).