cedimento
cediménto s. m. [der. di cedere]. – Il fatto di cedere, spec. di cose inanimate, cioè di strutture nelle quali, per effetto di sollecitazioni superiori ai carichi di rottura, le capacità di resistenza si annullano sino all’eventuale crollo, o che comunque subiscono deformazioni di notevole entità: c. di un muro, del suolo, dell’impiantito, ecc.; c. di un pilastro. In senso fig., cessazione o diminuzione della capacità o possibilità di resistenza di fronte a una pressione avversaria o ad attacchi, a tentazioni, ad allettamenti di vario genere: c’è stato qualche c. sulla linea del fronte; bisogna difendere le proprie posizioni programmatiche, senza nessun c. a proposte o lusinghe del partito avverso (o della controparte, ecc.); un uomo di grande coerenza morale, incapace di cedimenti.