cedro1
cédro1 s. m. [dal lat. cedrus, gr. κέδρος]. – 1. Genere di conifere (lat. scient. Cedrus), della famiglia pinacee, con quattro specie del Mediterraneo e dell’Himalaya occid., simili al pino e al larice, con foglie persistenti e grossi strobili eretti, ovoidali, formati da squame larghissime, di spessore sottile, che maturano in due anni; particolarm. noto, anche perché celebrato in più luoghi della Bibbia, il c. del Libano (lat. scient. Cedrus libani), diffuso nel piano montano della Siria e dell’Asia Minore merid., con densa chioma e rami che nascono fin dalla base. Tutte le specie, e soprattutto il cedro del Libano e la deodara (Cedrus deodara), si coltivano nei parchi per ornamento. Olio essenziale di c. (o essenza di foglie di c.), e olio di legno di c., liquidi che si ottengono rispettivamente dalle foglie e dal legno del cedro rosso, e si usano in medicina, in profumeria e in microscopia. 2. Nome di altre conifere appartenenti a generi diversi: a. C. licio o fenicio (lat. scient. Juniperus phoenicea), detto anche sabina marittima, albero o alberetto della regione mediterranea, comune in Italia lungo le coste, simile alla sabina, ma con coccole rosse anziché violacee. b. C. rosso (lat. scient. Juniperus virginiana), detto anche ginepro della Virginia, albero dell’America Settentr., con legno pregiato, coltivato anche in Europa a scopo ornamentale e forestale. c. C. giapponese, altro nome del cipresso giapponese (v. cipresso).