celebrare
v. tr. [dal lat. celebrare, propr. «frequentare, rendere frequentato», quindi «solennizzare, onorare, celebrare»; v. celebre] (io cèlebro, ecc.). – 1. Lodare, esaltare, glorificare, a voce o in iscritto, persona o cosa: c. un eroe, un martire; c. le imprese, le gesta di qualcuno. 2. Fe-steggiare solennemente con cerimonie varie: c. una festa, un onomastico, un anniversario; in partic., c. le feste, nel linguaggio eccles., astenersi dal lavoro nei giorni festivi, e assistere alla messa; ant., c. le ferie, osservare il divieto di amministrare la giustizia in giorni determinati. 3. estens. a. Compiere secondo il rito una funzione religiosa: c. la messa, c. l’ufficio in suffragio delle anime dei defunti; c. il battesimo, amministrarlo; assol. celebrare, dir messa. b. Più genericam., compiere, riferito ad atti che abbiano un sign. grave o solenne; quasi solo nelle espressioni c. un processo; c. le nozze, il matrimonio; non c. solennemente le nozze nei tempi proibiti, uno dei precetti della Chiesa. c. C. un contratto, stipularlo con le formalità volute dalla legge. ◆ Part. pres. celebrante, anche come s. m. (v. la voce). ◆ Part. pass. e agg. celebrato (v.).