celentanata
s. f. (iron.) Trovata o atteggiamento tipici del cantante Adriano Celentano. ◆ Il governatore, Roberto Formigoni, ha definito «celentanate» le motivazioni con le quali il cda di Alitalia ha deciso di voler «disertare» l’hub milanese. (Manifesto, 6 ottobre 2001, p. 11, Economia) • In quella tv che Adriano Celentano si ostina a considerare immonda spazzatura succedono cose sorprendenti. Succede che Al Bano, il re indiscusso di questa tv, abbandoni la location esotica perché deve occuparsi dei figli strappati alla quiete di Cellino San Marco da Loredana Lecciso. Succede che Al Bano dica celentanate del tipo: «Non c’è differenza tra persona e personaggio, dove finisce il personaggio inizia la persona, e dove finisce la persona inizia il personaggio». (Aldo Grasso, Corriere della sera, 21 ottobre 2005, p. 65, Spettacoli) • La novità della settimana è il ritorno di Viva Radio 2 […] Le premesse per un meritato trionfo di ascolti ci sono tutte. Non c’era bisogno di una celentanata per attirare l’attenzione. (Bruno Gambarotta, Stampa, 20 febbraio 2008, p. 36, Spettacoli).
Derivato dal nome proprio (Adriano) Celentano con l’aggiunta del suffisso -ata1.
Già attestato nella Repubblica del 2 dicembre 1987, p. 29, Radio & Televisione (Daniela Brancati).