ceppalonico
s. m. e f. e agg. (iron.) Di Ceppaloni; per estensione, di Clemente Mastella, originario di Ceppaloni. ◆ capo ufficio stampa di Clemente Mastella quando lo statista ceppalonico stava al Lavoro nel governo Berlusconi, [Massimo Ostilio] era stato compensato, un attimo prima che l’esecutivo del Polo cadesse, con la nomina a direttore generale del ministero. Un regalino bloccato, quando già era stato incartato con il fiocco, dal nuovo ministro Tiziano Treu ieri fatto fuori. (Gian Antonio Stella, Corriere della sera, 23 dicembre 1999, p. 1, Prima pagina) • Se ne sono dette davvero di tutti i colori, negli ultimi giorni, ma ora tra Beppe Grillo e Clemente Mastella sembra arrivato il momento di una «pace di Ceppaloni». […] L’iniziativa la prende proprio il comico-blogger che, a sorpresa, ha dichiarato ieri da Internet: «Non ci sto più al gioco al massacro ceppalonico». (Avvenire, 29 settembre 2007, p. 8, Oggi Italia) • [Alessandro] Sortino entra a Radio Capital nel 1998, cioè sette anni prima che suo padre vada all’Agcom. Davide Parenti lo chiama alle «Iene» nel 2000. È un raccomandato? Se lo fosse, sarebbe più logico aspettarsi di vederlo nella redazione di uno dei grandi quotidiani nazionali, ma concediamo ancora il beneficio del dubbio ai ceppalonici. (Stefano Piazza, Manifesto, 20 febbraio 2008, p. 14, Visioni).
Derivato dal toponimo Ceppaloni con l’aggiunta del suffisso -ico.
Già attestato nella Corriere della sera del 4 settembre 1998, p. 7, Politica (Gian Antonio Stella).