ceruleo
cerùleo agg. e s. m. [dal lat. caeruleus; v. cerulo], letter. – 1. agg. Del colore del cielo sereno, azzurro chiaro: occhi c.; Ivrea la bella che le rosse torri Specchia sognando a la c. Dora (Carducci); la luna, in un canto, pallida e senza raggio, pure spiccava nel campo immenso d’un bigio c. (Manzoni); riferito a persona, che ha gli occhi azzurri: assaporavan l’agonia De’ cerulei Germani (Carducci); morbo c., vizio cardiaco congenito, detto anche morbo blu o azzurro (v. blu, n. 2). Come s. m., il c., il colore ceruleo. 2. s. m. Pigmento azzurro chiaro (anche detto celina) che si prepara per calcinazione ad alta temperatura di un miscuglio di ossido di stagno, di ossido di cobalto, di solfato di calcio e di silice.