chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. La comunità dei fedeli, sia in senso mistico (ch. trionfante e sim.), sia come società organizzata (la ch. dei primi secoli). In questo secondo sign. (scritto per lo più con iniziale maiuscola), è suscettibile di determinazioni e limitazioni: Ch. ortodossa, Ch. episcopale, ecc.; nell’uso comune, senz’altre specificazioni, s’intende la Chiesa cattolica: i Padri della Ch.; storia della Chiesa. Per lo Stato della Ch., o Stato Pontificio, v. pontificio; per l’espressione Ch. del silenzio, v. silenzio, n. 5. Libera Ch. in libero Stato: frase coniata dall’uomo politico francese Ch. de Montalembert (1810-1870), e rimasta viva nell’uso pubblicistico e storiografico per la sua capacità di esprimere in forma concisa e aforistica il pensiero di Cavour – che l’aveva fatta propria e pronunciata più volte – sui modi di risolvere la questione romana nella nuova situazione determinatasi con la costituzione del regno d’Italia, e più in generale l’atteggiamento del liberalismo italiano riguardo allo storico problema dei rapporti tra Stato e Chiesa. 2. Con uso fig., e talora iron., dottrina non religiosa ma di carattere politico oppure scientifico, letterario, artistico, ecc., cui aderiscono con fede cieca e con attaccamento dogmatico un numero notevole di persone; la comunità stessa delle persone che in tale dottrina credono; conventicola, cricca: le varie c. della medicina accademica (cfr. anche chiesuola, n. 2). 3. Edificio dedicato al culto cristiano, dove i fedeli convengono per la preghiera e per assistere alle sacre funzioni: andare in ch., anche nel senso di frequentarla, esercitare gli atti del culto; è uno che non va in ch., di chi non è praticante ed è perciò ritenuto poco religioso; essere poco o molto di ch., essere poco o molto praticante; essere tutto casa e ch., essere tutto dedito alla vita di famiglia e alle pratiche devote, facendo una vita molto riservata; consumare le panche delle ch., essere bigotto; dire in ch., annunciare un matrimonio in chiesa, atto ripetuto dal parroco per tre domeniche consecutive; sposarsi in ch., fare un matrimonio religioso (contrapp. a sposarsi civilmente); visita delle sette ch., a Roma, visita delle sette basiliche maggiori che si svolge la terza domenica dopo Pasqua. ◆ Gli alterati si riferiscono tutti alla chiesa come edificio: dim. chieṡina, chieṡétta, chieṡettina, chieṡuòla (v.); vezz. o spreg. chieṡùccia; spreg. chieṡùcola; accr. chieṡóna, e chieṡóne m.TAV.