chimericita
chimericità s. f. inv. Caratteristica di ciò che appare fantastico e irraggiungibile, perché utopistico. ◆ Pubblicato nel 1847, «Il cugino Pons» è la storia di un ingenuo e bruttissimo musicista che ha due sole passioni, le cose belle e la nuova cucina, e che, creduto poverissimo, lascia invece alla sua morte una favolosa collezione di opere d’arte attorno alla quale si scatena l’avidità generale, non esclusa quella dei parenti ricchi e altolocati il cui crudele disprezzo lo ha praticamente ucciso. Impossibile dire a quali eccessi di «chimericità» (cioè di affascinante, irresistibile inverosimiglianza) si abbandoni [Honoré de] Balzac nell’enumerare e descrivere i rari, sublimi, inestimabili tesori del «Musée-Pons»; (Giovanni Raboni, Corriere della sera, 30 aprile 1999, p. 33, Cultura & Spettacoli).
Derivato dall’agg. chimerico con l’aggiunta del suffisso -ità.