ciarlatano
s. m. (f. -a) [prob. da cerretano, incrociato con ciarlare]. – 1. Chi un tempo, sulle piazze, cavava i denti o vendeva rimedî che decantava miracolosi; la parola è rimasta in uso per indicare prestigiatori, giocolieri, e in genere chi vende in pubblico prodotti specifici o altre merci attirando la gente e incantandola con abbondanza di chiacchiere. 2. estens. Chi si spaccia per quello che non è, chi cerca il proprio guadagno dandola ad intendere, impostore, gabbamondo: i potenti sono talvolta meno astuti, ma più soverchiatori dei c. (Foscolo). In partic., riferito a professionista (avvocato, e soprattutto medico) di scarsa capacità e di ancor minore serietà professionale. ◆ Spreg. ciarlatanùccio; pegg. ciarlatanàccio.